giovedì 14 aprile 2011

ITALIA ED EUROPA
Papi l'Africano
Cosa succederebbe se l'Italia abbandonasse l'Ue per entrare nell'Unione Africana?

Il simbolo dell'Unione Africana
- Dio stramaledica gli inglesi. E dato che c'è anche i francesi, i tedeschi e gli spagnoli. Se l'Europa è questa meglio andare 'foera di ball'. Dietro le invettive di ministri ed esponenti del governo italiano si nasconde però un sogno ben più grande e recondito: quello di entrare nell'Unione Africana, vero obiettivo di Pdl e Lega.

Il presidente del Consiglio aveva già accennato a Gheddafi e agli amici Ben Alì e Mubarak l'ambizioso progetto, ma non è fantapolitica prevedere un futuro del Belpaese in una unione italo-libica sotto l'egida dell'UA. Papi, dopo un giro di consultazioni, avrebbe in mente già un think-tank, il Bunga Bunga, per preparare le modalità dell'ingresso e lisciare il pelo al popolo italiano.

Tutto sembrerà naturale e soddisferà le ambizioni del centro-destra italiano, già da tempo infatuato con i partiti bantù africani. La Russa potrà finalmente coordinarsi con i ministri di Liberia e Repubblica Centrafricana per le repressioni, mentre Gasparri sarà la guida del centro-destra africano (CDA) con i capigruppo delle varie tribù che gli spiegheranno come mettersi l'anello al naso e il significato della parola 'aposiopesi'.

I mandarini della Farnesina saranno sostituiti dai Vacaputanga del Katanga, e la Lega manifesterà per i respingimenti dei cittadini europei. Nei vertici dell'Unione il Papi racconterà storielle sui negri dipinti di bianco e sosterrà che, prima o poi, realizzerà una rivoluzione liberale in Africa come l'aveva realizzata in Italia. Nel suo panthéon ci saranno Mobutu, Idi Amin, Menghistu e Biya, cui vorrà lodare personalmente la 'longevità al potere'.

Ricalcando le libertà fondamentali stabilite a Maastricht dall'Unione Europea il governo italo-libico proporrà alla Commissione Africana le seguenti 4 'illibertà':

1- no fly zone per le mosche e i coleotteri sui cieli dell'Ua e respingimenti, se necessari, anche con i fucili.

2- impossibilità di attraccare per i barconi provenienti dall'Europa e candidatura al Pdl-Africa per gli scafisti.

3- scudo processuale per tutti i capi-tribù che hanno per iniziale del nome la lettera s e per cognome la lettera b.

4- abolizione della fastidiosa legge sulla par condicio e possibilità per i capi-partito di raggiungere anche le capanne più remote del continente grazie al Digitale Terrestre Africano. All'opposizione non saranno garantiti spazi televisivi, come già succede da noi.

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