lunedì 21 novembre 2011

Le 10 ragioni per archiviare il bipolarismo à l'italienne

1- Ha introdotto una contrapposizione manichea tra gli schieramenti con il risultato di fare prevalere chi urla di più.

2- Semplifica la politica solo al momento delle elezioni: poi, al momento di formare i gruppi parlamentari alle Camere ognuno va per conto suo. Oggi in Parlamento ci sono 37 partiti.

3- Perché Lupi, Fioroni e Casini dovrebbero militare in partiti diversi se la pensano in egual modo su tutte le questioni?

4- Non si può andare avanti in eterno pensando al passato e al berlusconismo o all'anti-berlusconismo.

5-Il bipolarismo dà la golden share delle coalizioni in mano ai partiti minori che le compongono esattamente come i sistemi precedenti. Non è cambiato nulla.

6- Produce falsi candidati 'premier', un termine che in Italia non esiste, creando il problema della 'leadership', altrettanto falso. Non basta il nome sulla scheda elettorale per cambiare la Costituzionei n assenza della mancanza di una legge chiara.

7- Oggigiorno il bipolarismo è alleato solo di chi vuole conservare un sistema istituzionale spurio: una forma di governo parlamentare con doppia fiducia, un premierato che premierato non è, un Senato eletto su base regionale ma che non è una Camera delle Regioni, una procedura di dimissioni del Governo che non prevede la 'sfiducia costruttiva'.

8- Ha portato alla proliferazione delle cariche negli enti della pubblica amministrazione e nei ministeri: chi vince li occupa spodestando chi già c'è. Quando poi vincono gli altri, altro giro di valzer.

9- Crea un'eccessiva personalizzazione della politica a detrimento di idee e contenuti.

10-Non favorisce un clima costruttivo sulle grandi riforme da compiere: mi dite una riforma significativa che è stata fatta dal 1994 in poi senza citare l'introduzione della patente a punti?

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