Ancora pochi giorni e un terremoto scuoterà i gollisti dell'UMP. Per fronteggiare il cataclisma, i big del partito stanno da tempo organizzandosi in correnti.
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Sarkozy saluta tutti: sostenitori, presidenza e partito |
In realtà, l'UMP una cesura col passato l'ha creata, e ne è rimasta vittima: ha messo in soffitta i cardini del gollismo per abbracciare un progetto politico spurio, che ha visto la Francia tornare alla ribalta sul piano internazionale accanto agli Usa nella Nato, e sul piano nazionale ha cercato di dividere i francesi venendo meno all'opera di grande rassembleur del generale De Gaulle. Chiunque abbia ascoltato il dibattito televisivo lo scorso mercoledì ha visto che era Hollande e non Sarkozy che cercava di unire e di porsi come 'il Presidente di tutti'.
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Raffarin: correnti no, correnti sì |
Non tutti però ci stanno, facendo valere le tradizioni plebiscitarie della destra francese. Il Ministro del Lavoro Bertrand ha sostenuto che quando stava lui ai vertici del partito tutte le sensibilità erano rispettate, senza la creazione di sotto-movimenti, cui guarda con sospetto anche il premier Fillon, dato per molti come il front-runner della destra per le legislative di giugno. Il tutto con i nodi irrisolti del rapporto con il Front National e con il centrista Bayrou, uscito allo scoperto in favore di Hollande proprio ieri. E poi c'è lui, l'uomo del vorrei-ma-non-posso, Nicolas Sarkozy: cosa farà?
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