mercoledì 28 settembre 2011

INTER
Ranieri, un Aggiustatore da Inter
La Beneamata passa dal filosofo della panchina Gasp alla praticità testaccina di Sor Claudio: due vittorie in trasferta in altrettante partite.

Ranieri: karma da Aggiustatore
- Da Tinkerman, 'il pasticcione', a Claudio l'Aggiustatore. Deve esserci qualcosa di misterioso nella parabola di Claudio Ranieri, sedicesimo allenatore dell'era Moratti II all'Inter. In Inghilterra rispettato ma guardato come un tecnico troppo incline a cambiare formazione ogni settimana, in Italia considerato il primo dei non-vincenti ma uno che comunque 'ci sa fare'.

E chi ci sappia fare, nonostante a 70 anni abbia vinto un po' pochino (!), lo hanno subito notato anche alla Pinetina, dove Sor Claudio ha portato entusiasmo e tranquillità a un gruppo di giocatori sballottato qua e là dalle alchimie tattiche del Gasperson. In meno di una settimana Ranieri ha portato a casa due vittorie su campi tutt'altro che semplici, rimesso al loro posto i giocatori e, per non farsi mancare nulla, ha pure detto che da piccolo canticchiava Sarti, Burgnich, Facchetti. D'altronde pure Ibra si era spacciato per interista quando da piccolo prendeva a calci il pallone nelle strade di Malmoe..

Tutto bene per l'Aggiustatore quindi? Ma nemmeno per sogno. L'Inter è molto migliorata - ci mancherebbe altro - ma fatica ancora a gestire il vantaggio e c'è la sensazione che 90 minuti concentrata proprio non riesca a farli. A lui il compito di normalizzare una squadra che ha come aggettivo universalmente riconosciuto quello di pazza. Ci riuscirà?

Per ora godiamoci questo nuovo-vecchio Cambiasso che va su tutti i palloni, un Nagatomo che se fosse italiano sarebbe sempre da 7 in pagella, un Pazzini goleador e uno Zarate decisivo. Non è molto ma rispetto a quanto visto sino a una settimana fa può bastare per far strappare un sorriso anche ai più pessimisti tra i supporter dell'Inter. Good luck, Sor Claudio.

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