domenica 13 marzo 2011

SERIE A
Quando Cordoba si traveste da Gresko e Pandev da Denise
Anche in passato delle prestazioni individuali a dir poco scadenti sono costate all'Inter scudetti, coppe e felicità

Peggio di Gresko e Bréchet? No, per ora
- L'orribile prestazione di Ivan Cordoba e Goran Pandev lo scorso venerdì a Brescia ha fatto tornare alla mente dei tifosi interisti e non, alcune prestazioni di memorabile incompetenza del recente passato della storia nerazzurra. Vediamo le 5 migliori ( o peggiori, a seconda dal punto di vista )

5.BERGKAMP, ROMA-INTER 3-1 (STAGIONE 1994-1995)
L'epopea dell'Inter dei Tulipani non ha avuto nulla in comune con quella dei loro colleghi rossoneri. In particolare Dennis Bergkamp visse due stagioni a dir poco sconvolgenti a San Siro. Abulico in campo e fuori, il biondo attaccante prelevato dall'Ajax si scontrava spesso con il suo compagno di reparto Ruben Sosa, che lo chiamava - non senza ironia - 'Denise'. Ma è in questa partita a Roma che Bergkamp raggiunge il top: con l'Inter sotto per 3-1 si incarica di tirare una punizione dal limite che finisce in fallo laterale. 25 miliardi buttati al vento.

4. JEREMIE BRECHET, EMPOLI-INTER 0-1 (STAGIONE 2003-2004)
L'arrivo del francese Bréchet negli ultimi giorni del mercato estivo aveva convinto gli addetti ai lavori: l'Inter aveva finalmente trovato l'uomo che faceva al caso suo e avrebbe sconfitto la 'maledizione del terzino sinistro'. Ma Bréchet, proveniente dal Lione, si rivela un fantoccio sulla fascia mancina. Celebre il modo in cui cade in una partita casalinga con l'Empoli dando il via libera al gol della vittoria dei toscani. Addirittura assurdo un suo rinvio al centro dell'area nerazzurra nella partita di Coppa Uefa contro il Benfica nei minuti di recupero. Se ne andrà a fine stagione, peregrinando poi tra Psv e Sochaux.

3. SULLEY MUNTARI, CATANIA-INTER 3-1 (STAGIONE 2009-2010)
Sulley Flagello di Dio. Entra con le squadre sull'1-1 e un poco più di un minuto si fa ammonire ed espellere, causando il rigore decisivo per il 3-1 finale. Non si riprenderà più. Né lui, né i suoi sostenitori.

2. MATTEO FERRARI, INTER-MILAN 0-6 (STAGIONE 2000-2001)
Il derby del dolore. La marcatura del giovane Matteo Ferrari su Comandini è destinata a passare alla storia: il primo caso di difensore che cerca di stare lontano dal suo diretto avversario per marcarlo meglio. Comandini segna una doppietta. Non è il caso di infierire oltre sul povero centrale nerazzurro, voluto fortissimamente da Lippi in estate. I tifosi, invece, infieriscono eccome, facendogli trovare la sua Porsche con tutti i vetri sfondati nel parcheggio di Appiano Gentile.

1. VRATISLAV GRESKO, LAZIO-INTER 4-2 (STAGIONE 2001-2002)
Lo slovacco Gresko gioca anche una discreta stagione ma rovina tutto rimettendo in corsa la Lazio nell'ultima giornata di campionato. Il 2-2 di Poborsky, gentile omaggio del terzino dalla zazzera bionda, è il gol che manda lo scudetto a Torino e crea il mito del 5 maggio Cupermorattiano. ça va sans dire che l'Inter lo cede al Parma a fine anno. Ogni volta che lo rivedono in campo i tifosi della Juventus provano un poco di sollievo dalle tante sconfitte degli ultimi anni.

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