martedì 12 luglio 2011

Le 10 regole d'oro del dandy

1- I vostri nemici sono chiari e individuabili: la società di massa, la democrazia, il culto dell'attualità, le pieghe sulle camicie: non li sconfiggerete mai, quindi accettate serenamente la sconfitta. A volte una bella sconfitta è meglio di una brutta vittoria.

2- Vestite le vostre idee, indossate i vostri pensieri.

3- Nella sterminata marea del conformismo e della vipperia cafonal-choc dovete distinguervi per gusto ed educazione.

4- Se non avete letto Tolstoj, Flaubert e Dostoievskij, non si capisce per quale motivo dovreste leggere Murgia, Avallone, Baricco.

5- Due sono le date storiche da aborrire: 1789 e 1968. Quando vi riferite a quegli eventi usate sempre come incipit: 'tutto partì da quella volta che...'

6- Sappiate sparigliare, non fermatevi alle apparenze. Quando trovate un'idea che vi sembra buona cercatene subito una contraria ancora migliore e che faccia 'épater les bourgeois' per incoerenza.

7- Vi sono vietate: la palestra, le lampade, tutte le cose che finiscono con -ness e le risse tv: se proprio dovete, fatele le risse in tv e passate all'incasso.

8- Se Wilde diceva che la vita copiava l'arte (e aveva ragione), voi sostenete che sarebbe anche ora che la vita la finisse di copiare l'arte. Tutto a vantaggio di quest'ultima.

9- Ci sono poche cose su cui vale la pena di avere una teoria: tra queste i risvolti del bespoke e l'abolizione del suffragio universale.

10- Tutto deve essere sacrificato per un paradosso, un epigramma, una battuta sagace: non c'è principio né principe che può mortificare la vostra opposizione consapevole al mondo.

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